Metatarsalgia e carico.
Corri e hai problemi al metatarso?
Capita a molti di incorrere in problematiche al metatarso alle prime uscite di allenamento. Si pensa allora di risolvere la situazione con nuove scarpe, comprando solette o cambiando i plantari.
Sai qual è il vero problema?
Per comprendere meglio dove si trova e cosa è la parte del corpo di cui stiamo parlando, ti ho fatto un semplice riassunto qui sotto.
Lo scheletro del piede si può dividere in tre sezioni:
Tarso – che ne compone la parte posteriore e si articola con la parte distale della tibia – formato da sette ossa: calcagno, astragalo, scafoide, cuboide e tre cuneiformi (mediale, intermedio, laterale).
Metatarso – che ne costituisce la parte intermedia – formato da cinque ossa. Si articola con i tre cuneiformi e il cuboide, oltre che con le falangi prossimali.
Falangi – o ossa delle dita – che sono tre per ogni dito (prossimale, intermedia, distale), tranne nel primo in cui sono solo due (prossimale e distale), per un totale di quattordici segmenti ossei.
Le dita dei piedi non possiedono un nome specifico, eccetto l’alluce, omologo del pollice. Partendo dal più vicino all’asse del corpo verso quello situato più lateralmente, le dita sono dette: primo o alluce, secondo, terzo, quarto e quinto dito del piede.
Questa immagine la trovi nel libro: “è la scarpa giusta? scoprilo con i test in pochi secondi” e puoi scaricarlo gratis sulla home page del sito www.drmicheleguidi.com
Dicevamo.. sai qual è il vero problema?
Il peso corporeo va distribuito su tre punti: il 50% del tuo carico deve essere sul tallone, e il 50% anteriormente sull’avampiede – più precisamente il 35% sotto la testa metatarsale del primo dito e il 15% sotto la quinta.
Questa ripartizione mostra il carico teorico perfetto, ma spesso si assiste a uno squilibrio che dipende dall’assetto posturale e che può comportare patologie come tendiniti e, appunto, metatarsalgie.
È importante capire come vengono trasferiti i carichi al suolo attraverso l’appoggio plantare, perché quanto più ci si allontana dal trasferimento ideale del carico, tanto più ne derivano problemi di salute e deambulazione.
Perciò se tu già da in piedi non sei centrato ma sei tutto anteriore – ovvero il carico è maggiormente sotto l’avampiede – quando corri ne aumenti ancora di più la sollecitazione. La parte anteriore del piede invece è quella che ti deve dare la spinta, non deve sopportare il carico. Il tallone e il calcagno sono le zone soggette al carico.
Se tu già da fermo carichi tutto anteriormente, la forza e la spinta della corsa che dai attraverso l’avampiede aumentano tanto la pressione del peso ed ecco che ti viene il dolore.
Quindi, non andare a mettere la spugnetta o la soletta (di gel) in quella parte lì. Guarda tutto quello che ci sta sopra, dal tallone alla punta della testa e tutto ciò che c’è in mezzo. Pensa a come puoi modificarlo farlo star bene.
Con un buon trattamento di osteopatia, andando a eliminare dei blocchi articolari nelle vari parti del corpo, si può modificare la distribuzione del carico al suolo ovviando a moltissime patologie e problematiche del piede, compresa la metatarsalgia.
Contattami se ti serve aiuto per stare meglio.
Condividi se pensi che anche per i tuoi amici sia utile sapere quello che hai appena letto.
www.facebook.com/Drmicheleguidi
#guidiamobenessere #drmicheleguidi
Good post. I’m experiencing a few of these issues as well..
Pretty nice post. I simply stumbled upon your weblog
and wished to mention that I have really enjoyed surfing around your weblog posts.
After all I will be subscribing to your rss feed and
I am hoping you write once more soon!
Hey very nicе blog!
Woah! I’m really loving the template/theme of this blog.
It’s simple, yet effective. A lot of times it’s hard to get that “perfect balance” between usability and visual
appeal. I must say you’ve done a amazing job with this.
Also, the blog loads extremely fast for me on Safari. Superb Blog!