Cosa Sono i Riflessi Viscero-Somatici e Somato Viscerali
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Metodo REVERSE AGING ®
In cosa consiste?
Il 90% delle persone che si reca dall’osteopata ha un disturbo che vuole far passare, un dolore, un sintomo. Quindi il suo obiettivo è risolvere la fase acuta.
Cos’è la “fase acuta”?
È l’unica possibilità che il corpo ha per farsi ascoltare.
Un dolore o un blocco articolare è dato da un insufficiente apporto arterioso (di ossigeno) oppure da troppo sangue in una zona (congestione venosa).
L’obiettivo dei trattamenti è quello di ripristinare la funzionalità corretta della vascolarizzazione della zona compromessa.
La fisiologia interna e il funzionamento degli organi influenza, oltre che la salute, la colonna vertebrale e la postura (riflessi viscero-somatici) e, viceversa, il funzionamento della colonna vertebrale influenza il funzionamento degli organi interni (riflessi somato-viscerali).
È un tema che mi è sempre interessato molto e sul quale ho fatto anche la mia Tesi di Ricerca “REVISIONE DELLA LETTERATURA SULLE RELAZIONI SOMATO-VISCERALI E VISCERO-SOMATICHE: CONSIDERAZIONI IN AMBITO OSTEOPATICO“, comparando tutte le ricerche in merito, dal 1905 al 2010.
A proposito di questo, allego più sotto una tabella riassuntiva degli organi e delle vertebre coinvolte. Cioè l’innervazione di uno specifico organo dipende da uno o più livelli vertebrali (quasi sempre più di uno, perché siamo sempre sovradimensionati per funzionare al meglio).
Un dolore a un livello vertebrale specifico è dato dal risultato del funzionamento di un organo, e il funzionamento dell’organo è influenzato dal funzionamento vertebrale. Sembra molto complesso, ma te la faccio semplice.
Pensa che se non ti si accende una lampadina, il problema può essere la lampadina bruciata, oppure può essere l’interruttore e il cavo che porta corrente alla lampadina. Basta solo capire qual è il problema e intervenire su una o sull’altra cosa. Anche nel corpo è così.
Ti faccio un esempio. Il più conosciuto a tutti a livello medico è quando una persona ha un attacco di cuore o un infarto: ha un dolore riflesso, oltre che allo sterno, alla spalla sinistra e al braccio sinistro. Perché? Appunto per questi riflessi viscero-somatici.
Ogni organo agisce in questo modo, magari con meno intensità, ma con dolori riflessi, in varie zone del corpo. E perchè allora non ascoltiamo i segnali che il corpo ci dà?
Lo sa bene anche chi ha bruciori di stomaco o esofagite da reflusso e sente, oltre che all’acidità, anche un dolore retro-sternale e dorsale.
Mi segui? Bene: ogni organo, ci dà dei segnali.
Qui di seguito ti riporto la tabella riassuntiva dei principali organi e le loro connessioni a livello delle vertebre coinvolte.
T: rappresentano le vertebre toraciche.
L: rappresentano le vertebre lombari
Sappi che:
Le vertebre cervicali sono 7
Le vertebre dorsali o toraciche sono 12
Le vertebre lombari sono 5
CUORE: da T1 a T4
POLMONE: da T2 a T6
ESOFAGO : T5 e T6
STOMACO: da T5 a T8
DUODENO: da T5 a T9
PANCREAS: da T6 aT9
MILZA: da T6 a T9
VESCICOLA BILIARE: T9 e T10
PICCOLO INTESTINO: da T9 a T11
COLON ASCENDENTE: T11
COLON DISCENDENTE: L1 e L2
RENE: T11 e L2
URETERE: T11 e L2
ZONA GENITALE: T10 e L2
PROSTATA: T11 e L1
RETTO: L5 e S2
Il corpo è intelligentissimo e cerca e trova tutti gli adattamenti possibili per non soffrire (fino a quando ce la fa) e solo quando è al limite estremo il corpo “si fa sentire” e “ti fa sentire” un dolore.
La prima fase del metodo Reverse Aging ®, infatti, consiste nella risoluzione della fase acuta del dolore, e sai perché?
Perché siamo capaci di interpretare i segnali che il corpo ti dà. È una mappa ben precisa che ci dice cosa sta succedendo nel corpo.
Le problematiche che si risolvono con questo metodo sono:
patologie della colonna vertebrale e degli arti – mal di schiena, protrusioni ed ernie, cervicalgie di varia origine, epicondilite, artralgie (anche, ginocchia, caviglie);
problematiche viscerali legate alla gabbia toracica (diaframma, polmoni, cuore) e legate all’apparato digerente (gastriti, reflussi, problemi intestinali);
Il metodo Reverse Aging ® è composto da altre due fasi che consistono nell’eradicamento della patologia e nel recupero completo di salute anche di anni prima. “Fra 1 anno, 10 anni in meno”.
Con questo metodo si vuole andare ad aiutare le persone a risolvere il loro disturbo non solo togliendo il sintomo, ma lavorando sulla causa e creando un nuovo equilibrio nel corpo, nella postura, nel sistema cardiovascolare, nel sistema nervoso neurovegetativo – e migliorando la performance sportiva negli atleti.